La Bella Estate di Salisburgo

Le celebrazioni degli anniversari del Museo d’arte moderna e dell'Accademia estiva

L’accademia quest’anno si concentra su perfomance, scenografia, cinematografia e installazioni. Al museo, mostre di Mária Bartuszová e Marinella Senatore

Salisburgo, la città austriaca nota per avere dato i natali a Wolfgang Amadeus Mozart e per il suo prestigioso festival musicale, è strettamente legata all’arte moderna e contemporanea. A contrassegnare l’estate 2023, sono alcuni eventi significativi proprio sotto l’aspetto artistico. Si celebrano, infatti, due anniversari di primo piano: i 40 anni dalla fondazione del Museo di arte moderna di Salisburgo e il 70° anniversario dell’Accademia estiva delle arti figurative. Quest’ultima ebbe come iniziatore, nel 1953, Oskar Kokoschka, che con la Scuola del vedere, aperta nella fortezza di Hohensalzburg, creò la prima accademia d’arte in Europa, senza porvi linee di demarcazione tra artigianato artistico e formazione intellettuale e umanistica.

AD ARRICCHIRE IL MUSEO NEL 2000, THADDAEUS ROPAC, CON OPERE DI BASELITZ, FLEURY, KIEFER FRA GLI ALTRI

L’accademia estiva, che dispone di due sedi, la storica fortezza e la cava di pietra dell’Untersberg a Fürstenbrunn, quest’anno concentra l’attenzione sulla pittura allargata, comprendente performance, scenografia, cinematografia e installazioni. Le opere realizzate sono visibili durante le giornate degli Open Studios. Anche il Museo di arte moderna dispone di due sedi: il Rupertinum, nel cuore del centro storico, nei cui ambienti barocchi dal 1983 ospita la collezione d’arte moderna e la collezione grafica Rupertinum, e il più recente museo sul colle Mönchsberg.

FONDATA NEL 1953 DA OSKAR KOKOSCHKA, L'ACCADEMIA COMPRENDE ARTIGIANATO ARTISTICO E FORMAZIONE UMANISTICA

Il primo, inconfondibile per le lingue in ceramica del visionario Hundertwasser, nel 2016 ha anche accolto nelle sue sale ristrutturate il Centro studi della Generali foundation, fra le maggiori raccolte private del paese. Nel 2004 è stato inaugurato l’edificio panoramico in marmo e vetro che, aumentando lo spazio espositivo, ha fornito ambienti adatti per lavori di grande formato. Se l’inizio dell’attività museale si deve alla donazione, a fine anni 1970, dall’art dealer Friedrich Welz, comprendente un gran numero di opere grafiche di artisti come Boeckl, Kirckner, Klee, Manzù, Watruba, a inizio anni 2000 è stato il gallerista Thaddaeus Ropac ad arricchirlo con lavori di Baselitz, Fleury, Kiefer, Wurm fra gli altri. Se la collezione grafica annovera opere di Klimt, Schiele, Kubin, Cézanne, Gauguin, Munch, e quella completa di Kokoschka, molto significativa è anche la raccolta fotografica. Fra le mostre dell’estate 2023 di grande interesse quelle al Mönchsberg: in una sono esposte per la prima volta in Austria le opere in bronzo e alluminio di Mária Bartuszová (21/7- 7/1/24), nell’altra, dal titolo “We rise by lifting others” i lavori multidisciplinari di Marinella Senatore (fino all’8/10/23). Non a caso da tempo l’attività del museo salisburghese tende alla messa in valore dell’arte femminile.

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