Aste Online - Siamo all'Anarchia

Il web è un luogo anarchico dove le leggi sono spesso disalberate e la gente si muove libera, con un oscuro senso dell’impunità. Coniugare tutto questo con il sistema dell’arte non è impresa facile. Lo stanno scoprendo, progressivamente, le gallerie ma, soprattutto, le case d’asta che vivono online la loro esperienza quotidiana. La libertà dell’offerta, pur scremata da un’iscrizione preventiva documentata, esercita una forza occulta, talvolta irrefrenabile, che si traduce in un groviglio di offerte. Sintomi preventivi da sindrome di Stendhal. Succede così che, recentemente, in una nota casa d’asta romana, in una singola sessione un utente sviluppi preventivamente 55 offerte. Opere più o meno impegnative per un totale che supera abbondantemente i 200mila euro. Preoccupati per la singolarità dell’ accaduto, gli addetti della casa d’asta lo contattano, lo invitano ad un deposito del 20% sulla cifra globale e si sentono rispondere con gli accenti dell’incredibile: “Scusatemi, non ho un euro. Mi sono semplicemente lasciato prendere la mano”. Sconcerto, incredulità, immediato azzeramento delle 55 offerte, danni evidenti per quell’incanto, l’immagine dell’azienda che si scolorisce, il probabile, inutile ricorso agli uffici legali per tutelare, in qualche modo, la propria credibilità. Sarà interessante comprendere cosa emergerà da un’eventuale chiamata in giudizio di questo tipo. Da parte nostra, restiamo convinti che il rischio di una bolla di sapone sia particolarmente alto.

Ecco, quindi, la straordinaria risorsa del web che rischia di trasformarsi in un sistema tossico. Là dove tra offerte fantasma, allegre richieste di condition report, domande di autentiche particolareggiate, riferimento al mantra delle banche dati, gli interrogativi sono sempre all’ordine del giorno. È un sistema sicuramente delicato che richiede oggi, necessariamente, normative nuove per difendere un mercato che sollecita costanti accenti di serietà, di concretezza, di certezze oggettive. Questi ultimi anni hanno mostrato che le potenzialità di crescita (aste online, web, tv) restano enormi. Convogliare questo flusso in un’ottica positiva è il vero manifesto del futuro per l’arte italiana e internazionale.

L'Autore

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Custodisce mille interessi. Giornalista, saggista, medico chirurgo plurispecialista, ma soprattutto napoletano, il mestiere forse più difficile e complesso. Ama la vivacità culturale, le tesi in penombra, la scrittura raffinata e ribelle. Ma ama anche la genialità del calcio e la creatività dell’arte. Crea le sue rubriche settimanali su alcuni quotidiani nazionali muovendosi sul pentagramma del costume, dei new-media, della cronaca. È stato più volte senatore e parlamentare della Repubblica perché era affascinato da quella battaglia delle idee che oggi sembra, apparentemente, scolorirsi.

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