Il singolare destino di Iolas: volevo danzare, sono diventato gallerista

Personalità eccentrica ed eclettica, è uno dei più importanti mercanti d'arte del '900

Alexander Iolas è, senza dubbio, uno dei più importanti collezionisti e galleristi della seconda metà del ‘900. Uomo dalla personalità eccentrica ed eclettica, esordisce come ballerino a Parigi, per diventare poi amico dei più importanti artisti dell’epoca, quindi gallerista di livello internazionale. Iolas nasce nel 1907 ad Alessandria d’Egitto con il nome di Costantino Koutsoudis in una famiglia greca di commercianti di cotone. Fin da ragazzino si sente portato per la musica e la danza, tant’è che a 17 anni si trasferirà a Parigi con la determinazione di diventare danzatore. Nel frattempo rimane affascinato dall’arte. Entra nella cerchia delle frequentazioni surrealiste stringendo presto amicizia con Braque, Man Ray, Picasso e de Chirico. Nel 1944 si trasferirà a New York. Un malaugurato infortunio al piede lo costringe a interrompere le ambizioni di ballerino. Non si perde d’animo e, sostenuto dalla sua grande passione per l’arte contemporanea, diventa responsabile della Hugo Gallery nella Grande mela. Qui Iolas convoca gli amici surrealisti parigini (Ernst, Magritte, Brauner) e dedica loro mostre memorabili. Nel 1952 è la volta di Andy Warhol alla sua prima personale: una serie di disegni ispirati dalla lettura di Truman Capote.  

A Parigi stringe amicizia con Braque, Man Ray, Picasso e de Chirico

Conquista l’ambiente collezionistico newyorkese diventando art dealer di influenti famiglie come i de Menil. La sua attività espositiva è lungimirante, fino a creare una serie di sedi che si estendono anche a Milano, Madrid, Città del Messico. Per Atene nutrirà un sogno ancora più ambizioso: una casa per ospitare i gotha dell’arte mondiale ed essere adibita allo stesso tempo a residenza d’artisti. Pure in questo si dimostra un grande e lucido visionario.  Casa Iolas da piccola dimora di campagna si amplierà nel tempo (1965- 1968) con l’edificazione di successivi corpi e padiglioni in realtà mai abitati. Gli interni si snodano fra soffitti in laminato d’argento e pareti ricoperte dalle carte dorate dei disegni di Ioannis Kardamatis. Tutt’attorno lo sguardo si posa su dipinti contemporanei alternati a copie di torsi di Prassitele e Lisippo, interni ed esterni sono rivestiti dall’abbacinante candore di marmi bianchi. Un’atmosfera che il regista Costa Gavras troverà adatta per girare alcune scene del film “Consiglio di famiglia” con Fanny Ardant.  

Villa Iolas ad Atene è un insieme di soffitti d'argento, pareti dorate, abbacinanti marmi bianchi

La sua residenza attira personaggi insoliti e spesso alternativi, che creano un certo clamore per l’epoca al punto che dovrà subire una serie di critiche e di attacchi anche dalla stampa. Lasciata l’amata Atene si muove alla volta di New York dove morirà nel gennaio del 1987. Il destino di Casa Iolas consisterà in un triste abbandono, verrà addirittura saccheggiata e diverrà oggetto di irrispettosi atti vandalici. Ancora oggi giace come un’opera d’arte deturpata con i marmi ricoperti da scritte e da murales. Si deve alla bella iniziativa della galleria Tommaso Calabro di Milano l’opportunità di rivivere i fasti dei momenti d’oro di Iolas con l’esposizione della sua collezione tra cui: Brauner, de Chirico, Niki de Saint Phalle, Ernst, Lucio Fontana, Paul Klee, Yves Klein, Mathieu, Matta, Mattiaci, Pascali, Man Ray,Takis e Tinguely. Altro aspetto singolare è la curatela di Francesco Vezzoli.  

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