Gerhard Richter: dipingere per non dimenticare

Berlino • I dipinti della serie di Birkenau in mostra alla Nationalgalerie

Impone alla sua pittura risonanze con la storia, l’identità nazionale e la memoria collettiva universale

A minacciare la corretta fruizione degli eventi espositivi delle opere di Gerard Richter, troviamo sempre la sindrome del doppio concetto di maestro e capolavoro. Due sostantivi, ormai aggettivati, che impongono allo spettatore un’interpretazione pregiudiziale e ne impediscono l’approfondita analisi e riflessione, come avviene per alcuni geni della storia dell’arte occidentale. Dietro il titolo “Reflection on Gerard Richter’s Birkenau Series at Nationalgalerie” si celano i quattro dipinti astratti di grande formato frutto della lunga e approfondita riflessione condotta dall’artista tedesco sull’Olocausto.

In rassegna i 4 dipinti astratti di grande formato frutto della lunga riflessione sull'Olocausto

I dipinti esposti alla Nationalgalerie fino al 21 ottobre, realizzati nel 2014, rappresentano l’inesausta ricerca condotta da Richter sui limiti del rappresentabile in relazione all’orrendo genocidio, con cui la Germania prima e l’umanità intera poi, devono confrontarsi. I quattro grandi dipinti dedicati al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, esposti nel corso del 2020 al Metropolitan Museum di New York, si basano sulle foto scattate di nascosto da un detenuto. Agli inizi, Richter ha fedelmente dipinto le immagini scattate dalla macchina fotografica di fortuna sulla tela; non soddisfatto del risultato, ha iniziato un lungo e meticoloso lavoro di analisi e decostruzione dell’immagine, con stesure di colore e velature successive, fino a ottenere un risultato che si approssima all’astrazione.

Dal punto di vista espressivo, le tele occupano uno spazio di confine fra mostrare e nascondere, documentare e commemorare, una dialettica che risponde in maniera diretta alla poetica di Richter, che impone alla sua pittura risonanze e legami con la storia, l’identità nazionale e la memoria collettiva universale.

Nel 2023, 100 dipinti donati dall'artista entreranno nella collezione permanente del Kulturforum a Berlino

La rassegna rappresenta anche la prima iniziativa del programma sancito dall’accordo di collaborazione a lungo termine stipulato fra la Richter Kunststiftung e la Nationalgalerie, che porterà 100 dipinti donati dall’artista tedesco a entrare nel 2023 nella collezione permanente del nuovo edificio ospitato nel Kulturforum, il Museo del XX secolo.

Con questa mostra, l’artista palesa ancora una volta il vero soggetto, il protagonista ultimo delle sue opere e della sua ricerca espressiva: la pittura, intesa come forma espressiva in grado di fungere allo stesso tempo come dispositivo di riflessione che impone allo spettatore un atteggiamento attivo e come linguaggio si dimostra in grado di stimolare senza sosta l’innata pulsione scopica propria a ogni essere umano.

 

Reflection on Gerard Richter’s Birkenau Series

Berlino Alte Nationalgalerie

A cura di Kuratorium Preussischer Kulturbesitz

Fino al 21/10

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