COCO LA RIVOLUZIONARIA - Londra, inaugura il 16 settembre la mostra di Chanel al Victoria and Albert Museum

Chanel scrive così una pagina indelebile nella storia della moda, rivoluzionando per sempre il concetto di femminilità. Il suo approccio pionieristico dà vita ad uno stile visionario, straordinariamente innovativo e libero da ogni convenzione, capace di riflettere i desideri e le aspirazioni della donna moderna. La vita della grande couturier francese è in mostra al Victoria and Albert Museum dal 16 settembre al 25 febbraio 2024: “Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto” è la prima retrospettiva nel Regno Unito a lei dedicata. Coco è un’icona senza tempo, capace di riscrivere il codice di abbigliamento femminile attraverso la creazione di una delle maison più celebri di sempre. Il percorso espositivo, che riprende una mostra al Palais Galliera di Parigi nel 2020, ripercorre l’evoluzione dello stile di Chanel, dall’apertura della prima boutique in rue Cambon nella capitale francese nel 1910 all’ultima collezione nel 1971. Attraverso dieci sezioni, oltre 200 abiti corredati di gioielli, accessori e profumi, consentono di ripercorrere la straordinaria carriera della stilista, dagli esordi come modista fino all’apertura delle boutique nelle località costiere più rinomate come Deauville e Biarritz. Ogni sala è dedicata a un determinato periodo: “Luxury and Line” racconta la prima collezione di abiti da sera, “Bijoux de Diamants” l’unica di alta gioielleria della maison, commissionata dall’International Diamond Corporation of London nel 1932. “The Suit” svela un classico senza tempo, l’iconico tailleur Chanel, descritto da Vogue nel 1964 come “l’uniforme più bella del mondo”, e ancora il rivoluzionario tweed, tessuto scoperto dalla fondatrice durante un viaggio in Scozia nel 1924 con il Duca di Westminster. “The Invisible Accessory” tratta il debutto e il successo del profumo Chanel N°5. Molti gli accessori destinati a diventare intramontabili come la borsa Chanel 2.55 e le slingback bicolore. “ A Timeless Allure” celebra, infine,  l’abito da sera dell’ultima collezione Primavera Estate 1971.

In rassegna anche pezzi rari provenienti dal Patrimoine de Chanel, l’archivio di collezioni storiche della  casa di moda parigina. Tra i capi più importanti una delle prime creazioni del 1916 sopravvissuta alla guerra, alcuni costumi originali disegnati per la produzione dei Ballets russes di Le Train Bleu del 1924, abiti creati per star di Hollywood come Lauren Bacall e Marlene Dietrich. Un patrimonio ancora oggi attuale e fonte di ispirazione, un racconto dettagliato sul mito di Coco che ha lasciato una traccia indelebile nel mondo della moda e nella società contemporanea. 

 

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Da Milano alla Versilia, dagli studi di giurisprudenza all’amore per l’arte e per la scrittura, è in una continua ricerca di sé che non si è ancora conclusa.
Si trasferisce a Pietrasanta dove ha l’opportunità di collaborare con l’amico pittore Domenico Monteforte alla realizzazione di interviste a personaggi noti del mondo artistico per l’editoriale Giorgio Mondadori; Dice che l’incontro con il direttore di AW ArtMag le permette di seguire e approfondire le sue vere passioni. Ama viaggiare e leggere, specialmente davanti a un tramonto sul mare.

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