Quelle Misteriose Onde Di Marmo - Genova: Personale di Louise Durocher al Galata Museo del Mare

6 Ottobre 2025

 

 

In rassegna opere realizzate fra il 2019 e il 2024

Moti quasi liquidi increspano, curvano, flettono, inarcano il marmo di Carrara, candido. Un soffio, un sussulto, un brivido, un rollio, e dalla materia emergono momenti di essere, in sculture che animano lo spazio espositivo di Galata Museo del Mare, a Genova, nella mostra “Sulle onde in cerca della libertà” a cura di Luciano Caprile.


Il mare è teatro di viaggi della speranza di gente che in patria speranza non ha


L’autrice, Louise Durocher, architetto e scultrice canadese, lavora a Pietrasanta. La sua formazione da architetto la porta da Montreal a Parigi, dove la progettazione con gruppi di lavoro multiculturali l’ha spinta ad allargare gli orizzonti del proprio pensiero. Figlia d’arte, la madre è pittrice, disegna da quando riesce a tenere in mano una matita, a undici anni scolpisce, a quattordici scrive poesie. Molte le sue esposizioni: Seattle, New York, Montreal, Armenia, Pietrasanta. Suoi lavori si trovano in collezioni in Canada, in Francia, in Giappone e negli Stati Uniti. Poche righe possono solo tracciare una sagoma dell’artista e del suo percorso, le sue parole aprono spiragli sulla sua personalità: “Sono un essere fisico, vivo in un mondo tridimensionale dentro e fuori del mio corpo. Mi aggiro nella mia testa immaginando spazi, oggetti e l’emozione che provocano. Vedo la luce che li contorna, percepisco la brezza che li attraversa, respiro il profumo che diffondono e li immagino in case, tra giardini, amati dalla gente”. Dopo aver scolpito molti anni pietre morbide, come l’alabastro e la pietra ollare, ha scoperto nel 1995 il marmo di Carrara a Pietrasanta, dove vive parte dell’anno, quando non è a Seattle. Il suo studio è “epicentro creativo per lavori che siano fisici, tattili, emozionali”. Appronta sculture monumentali, la cui scala è funzionale al potere di comunicazione emotiva dell’opera. “L’arte è il passo ininterrotto della mia vita”.


Molte onde bianche e vague noire, un’onda che si forma nel granito nero nel Zimbabwe: leggerezza e potenza si fondono


Soggetto della mostra genovese è il mare, il mare “che ispira e che ipnotizza” e si riverbera in un flusso di opere che vanno dal 2019 al 2024. Molte onde bianche e Vague noire, un’onda che si forma nel granito nero dello Zimbabwe. Leggerezza e potenza si fondono. Il fluire degli acquatici umori di marmo, in continua metamorfosi, è il vulnerabile navigare di corpo e anima nella vita. Il mare diviene teatro di viaggi della speranza di gente che in patria speranza non ha. È strada verso la libertà di popoli migranti che fuggono catastrofi, tragedie e abusi inimmaginabili. È strada che può farsi cimitero. È anelito ed è dramma. “Corpo d’acqua”, scrive Durocher, il mare è la grande madre che avvolge, abbraccia. “Non importa quanto minaccioso e incerto sia il viaggio” che ci si trova ad affrontare, il mare accende l’ultima candela, la Speranza. Nei frammenti di marmo sono impresse mutazioni e ferite, e i misteriosi, implacabili segni dell’impermanenza, unico destino certo dell’essere e dell’esistere.

Il fluire degli acquatici umori di marmo diventa il vulnerabile navigare nella vita di corpo e anima

 

 

 

L'Autore

22 Post

Figlia di collezionisti, occuparsi di arte è stato fluire naturale della passione verso una direzione magnetica. È attratta da tutti i sud del mondo, dal mare e dal cioccolato fondente. Osa, a volte, scattare fotografie. Da cittadina ha scoperto la campagna, generosa fonte di meraviglia. Ama le parole, la lettura e la scrittura, avventure sorelle, e, da accanita idealista, è sempre alla ricerca di nuovi sentieri della mente e dello spirito da sondare, come di gusti da provare. Gli esseri umani, la musica e la bellezza entusiasmano i suoi giorni. Curatrice di mostre, ha scritto su riviste diverse in Italia e all'estero, è felice e onorata di essere nel cast di AW ArtMag sin dalla sua prima uscita. Sempre alla ricerca di un motto, che fatalmente cambia nel dinamismo della vita, trova la sua verità in «per foco sempre».

Articoli Correlati

Articoli Recenti

I più letti di oggi