Il viaggio di Armando - Inaugura oggi alla Galleria Luce la mostra di Marrocco

Tra spazialismo e optical art, Galleria Luce inaugura oggi la mostra dal titolo “Armando Marrocco: convergenze spaziali. Venezia, Milano e oltre”. 20 opere, realizzate tra la metà degli  anni ‘60 e gli inizi degli anni ‘70, raccontano la costante ricerca del maestro improntata su spazio, tempo e visione. A due anni dalla monografica “Mnestica, la continuità del tempo”, prosegue il dialogo con l’artista attraverso una rassegna, curata da Michela Luce e Toti Carpentieri, che approfondisce il legame con gli anni ‘60 a Venezia e nella dominante e propositiva Milano, città in cui Marrocco si trasferisce poco più che ventenne. Qui, incontra il critico francese Pierre Restany, fondatore del nouveau realisme, ed entra in contatto con Lucio Fontana arricchendosi di quella cultura vivace e stimolante che sarà determinante nella sua evoluzione artistica. Il percorso espositivo rappresenta un viaggio attraverso l’incontro inconsapevole di artisti lontani che, spinti da un sentire comune, si uniscono in un pensiero condiviso trasposto sulla tela o sulla carta. Dallo spazialismo espresso in un divenire di luce e colori dei veneziani Bacci e De Luigi alle indagini di Fontana che si spingono alla ricerca di un’altra dimensione al di là della superficie della tela, fino alla cosmografia di Marrocco come espressione di un passato sempre vivo. Tra i lavori selezionati, è presente una paleografia incentrata su un antico gioco popolare salentino attraverso il quale si creano sulla carta spirali vorticose grazie al moto imprevedibile del paleo, una trottola cuneiforme dalla punta metallica inchiostrata. Nasce, così, un movimento incontrollabile che imprime sul foglio bianco un infinito circolare o ellittico, in una sorta di trasposizione gestuale del pensiero. Le sperimentazioni in cui le opere si declinano testimoniano un percorso instancabile attraverso il quale l’artista indaga la riproduzione della luce in forme e colori, in alcuni casi con riferimenti dal carattere pop.
Con una produzione interdisciplinare, capace di raggiungere ogni forma d’arte, Marrocco si mostra, inoltre, sensibile alle tematiche ecologiche, trattate spesso in chiave ironica e provocatoria, come nel caso della formica ingabbiata nel plexiglass che, muovendosi ripetutamente, annulla la sua presenza.


Armando Marrocco: convergenze spaziali. Venezia, Milano e oltre
Galleria Luce
Fino al 20 Marzo
A cura di Toti Carpentieri e Michela Luce

L'Autore

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Da Milano alla Versilia, dagli studi di giurisprudenza all’amore per l’arte e per la scrittura, è in una continua ricerca di sé che non si è ancora conclusa.
Si trasferisce a Pietrasanta dove ha l’opportunità di collaborare con l’amico pittore Domenico Monteforte alla realizzazione di interviste a personaggi noti del mondo artistico per l’editoriale Giorgio Mondadori; Dice che l’incontro con il direttore di AW ArtMag le permette di seguire e approfondire le sue vere passioni. Ama viaggiare e leggere, specialmente davanti a un tramonto sul mare.

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